Una carriera da Project Manager - Isabella @Schneider Electric
👩💼 Isabella Baccani
💼 Project manager @Schneider Electric
🎓 Ingegneria Energetica, Politecnico di Milano
In questa intervista a Isabella, ingegnere con diversi anni di esperienza, ci racconta come è passata al ruolo di Project Manager e quali sono i suoi consigli per seguire un percorso in questa direzione.
👉 Il ruolo del project manager
Perché un Ingegnere è un ottimo Project Manager?
Un percorso ingegneristico fornisce competenze tecniche e skills analitiche ideali per la gestione dei progetti. Questa comprensione tecnica consente al Project Manager di pianificare con precisione, prevedere rischi e gestire le risorse in modo efficace. La formazione ingegneristica forma una mentalità ideale per risolvere problemi e pensare criticamente.
Iniziare la carriera con un Ruolo Tecnico o Manageriale?
Non esiste un percorso ideale per tutti i neolaureati. Dipende dalle aspirazioni personali. Un ruolo tecnico fornisce una solida base di conoscenze specifiche, ma un ruolo manageriale permette di spaziare su diversi aspetti, tecnici e non. È utile per chi preferisce una visione d'insieme e il contatto con i vari attori coinvolti nel progetto.
👉 Scelte di carriera
Come valutare un'azienda per crescere professionalmente?
Formazione e job rotation interna sono criteri fondamentali per valutare un'azienda. Prima di entrare in un'azienda devi assicurarti che il suo modo di gestire il talento e lo sviluppo della loro carriera sia basato sulle inclinazioni/attitudini/caratteristiche e abilità personali e non solo sulle necessità del business dell'azienda.
Un consiglio che daresti per chi si sta avvicinando al mondo del lavoro?
Valutare l'opzione di iniziare la carriera in una multinazionale. Il vantaggio di iniziare a lavorare in una multinazionale rispetto ad una piccola azienda è che ti permette di sviluppare capacità relazionali e comunicative più in fretta grazie anche alla varietà anagrafica e di competenze dei colleghi che ti circondano.
👉 Le competenze utili
Quali materie/concetti avresti voluto approfondire prima di diventare PM che ti avrebbe dato una leva in più?
Inizialmente, pensavo che il project management fosse adatto solo agli ingegneri gestionali e sentivo la mancanza di corsi di formazione specifica (PMI/PMP). Tuttavia, ho capito che l'esperienza sul campo è insostituibile.
Ho preso il posto di un collega che è passato a un ruolo più tecnico. Questo mentore, con 30 anni di esperienza, mi ha guidato durante l'onboarding. Grazie a lui, ho imparato sul campo senza una formazione accademica. Con il senno di poi capisci che non poteva esserci palestra migliore!
Gli aspetti tecnici per un “ingegnere project manager” sono l’ultimo dei problemi, le numerose soft skills trasversali che svilupperai con l’esperienza ti faranno capire quanto è complesso. È un lavoro di equilibrismo e relazioni non solo di aspetti tecnico-progettuali.
Cosa è stato inaspettato di questo ruolo da project manager?
Una delle sorprese più positive nel mio ruolo di project manager è stata la crescente presenza femminile nei cantieri e in posizioni di leadership. Questo cambiamento è stato inaspettato ma estremamente gratificante.
Questo progresso dimostra che competenza e leadership sono riconosciute indipendentemente dal genere e dall'età. La capacità di guidare con successo progetti complessi e di essere vista come figura di autorità è una testimonianza del duro lavoro e della dedizione. È una sorpresa positiva che sottolinea l'importanza di promuovere la diversità e l'inclusione nel settore dell’ingegneria e della gestione dei progetti.